Da oggi scatta l'aumento dell'IVA al 21% su tutti i beni che sino ad oggi avevano aliquota Iva al 20%, che costituiscono di fatto i beni dei consumi più comuni (le aliquote 4% e 10% non sono state modificate ma riguardano un numero limitato di beni).
Come ricorda ilsalvagente.it "l'aumento investirà QUASI tutti i prodotti di largo consumo, dall’abbigliamento alle automobili, dai motocicli ai detersivi, passando per bevande, cosmetici, elettrodomestici e carta igienica"
Ma è un aumento che, persino a prescindere dall'opportunità di porlo in essere, cade nel momento sbagliato e all'improvviso, a partire dal 17 settembre, anziché all’inizio di un mese o di un anno. Costringendo così operatori del commercio e loro collaboratori a duplicazioni di procedure nel corso del mese stesso, e in generale a spese aggiuntive e impreviste (nuovi calcoli, software, ...). Immaginabile il caos che ne deriverà: certo non quello che servirebbe in un momento in cui il commercio e la spesa delle famiglie vanno rilanciati.
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