"Energia, energia, energia".

Pensiamo alla situazione più statica possibile: pomeriggio di pioggia, siamo in casa seduti a leggere un libro. Anche in questo caso serve energia: per tenere acceso il lampadario, per alimentare gli elettrodomestici, che funzionano anche quando siamo fuori o immobili (il frigorifero, ad esempio), per ricaricare il telefono cellulare o il cordless di casa.
Il tema dell’approvvigionamento energetico riguarda i 7 miliardi di persone del nostro pianeta, è di portata globale e servono quindi soluzioni globali.
Tuttavia, una Regione come l’Emilia-Romagna con i suoi 4,3 milioni di abitanti può dare rispo ste egualmente significative. Con il secondo piano attuativo del Piano Energetico Regionale per il triennio 2011-2013, per il quale stanziamo circa milioni di euro, indichiamo la strada da percorrere per crescita e sviluppo sostenibile, e orientiamo tutte le azioni regionali all’insegna del risparmio e dell’efficienza energetica ponendoci come obiettivo la strategia 20-20-20 dell’Unione Europea.
Se le fonti fossili tradizionali sono in via di esaurimento e sempre più costose, e quelle rinnovabili non sono sempre facili da produrre, né economiche, il primo passo è infatti quello del risparmio e della non dispersione. L’energia oggi è un fattore chiave per lo sviluppo economico, per la competitività e la sicurezza sociale. Per assicurare una società più equa, che è per noi un obiettivo irrinunciabile, occorre garantire energia a tutti, a prezzi equi. Di qui passa la possibilità dell’Emilia-Romagna di restare tra le grandi regioni d’Europa.
Con il piano triennale la strada è tracciata. La Regione assicura risorse, azioni, bandi e naturalmente ci impegniamo a metterci….tutta l’energia di cui disponiamo.
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