«Rinnovo il cordoglio per le vittime, solidarietà per le popolazioni colpite dall’alluvione e la disponibilità a fornire il supporto per uscire dall’emergenza. Ed è chiaro a tutti che occorre una svolta vera per la prevenzione. Le preoccupazioni del capo della protezione civile nazionale Franco Gabrielli sulla urgenza di sbloccare le risorse per realizzare opere necessarie a prevenire queste catastrofi e mettere i territori a rischio in sicurezza, sono anche la preoccupazione delle Regioni italiane». Lo ha sottolineato il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani in relazione alle alluvioni che hanno colpito ieri Genova e la scorsa settimana località spezzine e carraresi.
«Sulla necessità di intervenire – ha aggiunto ha aggiunto Errani – le Regioni, già all’indomani delle alluvioni in provincia di La Spezia e Massa Carrara, hanno chiesto un incontro al Governo per sollecitarlo ad assicurare gli adeguati investimenti, per altro in gran parte previsti, e le risorse necessarie per realizzarli. Per puntare ad evitare tragedie, come quelle che hanno colpito la Liguria e la Toscana, occorre rimettere al centro l’attività di prevenzione dai rischi idrogeologici attraverso un grande Piano nazionale a cui tutti i livelli istituzionali - dal Governo, alle Regioni agli enti locali - devono concorrere. Le scelte del Governo, confermate dai tagli per realizzare le opere di conservazione e messa in sicurezza del territorio e dalla rigidità delle nuove norme sulla protezione civile, vanno purtroppo nella direzione opposta».
In Emilia-Romagna l’Agenzia regionale di Protezione civile sta monitorando 24 ore su 24 lo stato di allerta provocato dalla perturbazione di queste ore, con particolare attenzione al bacino del Po che potrebbe essere interessato nei prossimi giorni da ondate di piena.
«Sulla necessità di intervenire – ha aggiunto ha aggiunto Errani – le Regioni, già all’indomani delle alluvioni in provincia di La Spezia e Massa Carrara, hanno chiesto un incontro al Governo per sollecitarlo ad assicurare gli adeguati investimenti, per altro in gran parte previsti, e le risorse necessarie per realizzarli. Per puntare ad evitare tragedie, come quelle che hanno colpito la Liguria e la Toscana, occorre rimettere al centro l’attività di prevenzione dai rischi idrogeologici attraverso un grande Piano nazionale a cui tutti i livelli istituzionali - dal Governo, alle Regioni agli enti locali - devono concorrere. Le scelte del Governo, confermate dai tagli per realizzare le opere di conservazione e messa in sicurezza del territorio e dalla rigidità delle nuove norme sulla protezione civile, vanno purtroppo nella direzione opposta».
In Emilia-Romagna l’Agenzia regionale di Protezione civile sta monitorando 24 ore su 24 lo stato di allerta provocato dalla perturbazione di queste ore, con particolare attenzione al bacino del Po che potrebbe essere interessato nei prossimi giorni da ondate di piena.
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