Bene
il voto favorevole della Camera al disegno di legge di conversione in legge del
decreto legge 74 (recante interventi urgenti in favore delle popolazioni
colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province
di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo) ma per noi questo
è solo un primo passo, dopo il voto di fiducia di oggi ed in attesa di analogo
voto al Senato.
Come
ha detto il presidente Errani, oggi c’è ancora più motivo per una legge
nazionale per la ricostruzione adeguatamente finanziata, come del resto si fece
in passato in occasioni simili. Dall'emergenza
alla ricostruzione c'è un'azione unica per il rilancio dell'economia e del lavoro oltre alla
ricostruzione della cultura e della nostra identità storica. Per questo servono ulteriori risorse adeguate e regole
definite.
E' quindi positivo che il Parlamento abbia confermato lo spostamento del blocco
delle imposte, che ora è previsto sino a fine novembre e ci auguriamo venga
nuovamente prorogato, e assunto diversi emendamenti sostenuti dalla Regione
Emilia-Romagna. Ora, per assicurare l’obiettivo fondamentale di una rapida
ricostruzione delle aree colpite, per ridare a tutti la possibilità di vivere
una vita normale, bisogna che l’Emilia-Romagna sia posta in condizione di
agire, e questo avviene innanzitutto a partire da risorse e provvedimenti
concreti. Le risorse devono potere coprire tutti gli interventi necessari per
privati e imprese. Quanto ai provvedimenti, consideriamo non rimandabili - tra
i vari - gli incentivi fiscali per chi investe nell’impresa: gli interventi per
la sicurezza sismica sarebbero fortemente incentivati dalla loro detassazione.
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