giovedì 6 settembre 2012

AIRET: TECNOLOGIA E DESIGN PER L'AEROSPAZIALE


FIERA DI RIMINI: Mi trovo stamattina a Rimini per la mostra convegno di apertura di AIRET, un appuntamento di straordinario rilievo per l’economia nazionale e per l’economia regionale. L’Italia ha una lunga e importante tradizione di industria aerospaziale, che merita di essere pienamente rilanciata e di occupare un posto crescente nello scenario internazionale. L’industria aerospaziale è un motore di ricerca e innovazione con ricadute enormi sulla vita economica e civile della società ed è uno dei settori sui quali puntare nella divisione internazionale del lavoro, sia per il ruolo che il trasporto aereo svolge nell’economia globale, sia per l’alto contenuto di valore aggiunto e di qualità della produzione e del lavoro. In Emilia-Romagna, all’interno della rete regionale per l’alta tecnologia, il laboratorio CIRI dell’Università di Bologna, con sede a Forlì, è specializzato nella ricerca aeronautica al servizio delle imprese, con progetti che spaziano dai prototipi alla propulsione, dalla fluidodinamica ai sistemi di controllo. Nel 2011,  a Imola è nato il distretto aerospaziale “IR4I Emilia-Romagna Aerospace Cluster”, che raggruppa17 aziende.
“Nel mercato globale” mi ha detto poco tempo fa uno degli imprenditori di questo settore “se vogliamo continuare a produrre salvaguardando e accrescendo i posti di lavoro, allora  dobbiamo uscire dalla fabbrica e andare sul mercato assieme”. L’obiettivo del Cluster è proprio quello di raggiungere la massa critica per presentarsi sui mercati mondiali ampliando la gamma dell’offerta e con una filiera che consenta di presentarsi come “prime contractor” e non come “sub-contractor”.  In altre parole, l’Emilia-Romagna è pronta a fare la sua parte, sia con le politiche pubbliche, sia con la presenza di imprese strutturate, dinamiche  e capaci di raccogliere la sfida del cambiamento.

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