AIRET: TECNOLOGIA E DESIGN PER L'AEROSPAZIALE
FIERA DI RIMINI: Mi trovo stamattina a Rimini per la mostra convegno di apertura di AIRET, un appuntamento di straordinario rilievo per l’economia nazionale e
per l’economia regionale. L’Italia ha una lunga e importante
tradizione di industria aerospaziale, che merita di essere pienamente
rilanciata e di occupare un posto crescente nello scenario internazionale.
L’industria aerospaziale è un motore di ricerca e innovazione con ricadute
enormi sulla vita economica e civile della società ed è uno dei settori sui
quali puntare nella divisione internazionale del lavoro, sia per il ruolo che
il trasporto aereo svolge nell’economia globale, sia per l’alto contenuto di
valore aggiunto e di qualità della produzione e del lavoro.
In Emilia-Romagna, all’interno della
rete regionale per l’alta tecnologia, il laboratorio CIRI dell’Università di
Bologna, con sede a Forlì, è specializzato nella ricerca aeronautica al
servizio delle imprese, con progetti che spaziano dai prototipi alla
propulsione, dalla fluidodinamica ai sistemi di controllo. Nel 2011, a Imola è nato il distretto aerospaziale
“IR4I Emilia-Romagna Aerospace Cluster”, che raggruppa17 aziende.

“Nel mercato globale” mi ha detto poco tempo fa uno degli imprenditori di questo settore “se vogliamo continuare a produrre salvaguardando e
accrescendo i posti di lavoro, allora dobbiamo uscire dalla fabbrica e andare sul
mercato assieme”. L’obiettivo del Cluster è proprio quello di
raggiungere la massa critica per presentarsi sui mercati mondiali ampliando la
gamma dell’offerta e con una filiera che consenta di presentarsi come “prime
contractor” e non come “sub-contractor”. In altre parole, l’Emilia-Romagna è
pronta a fare la sua parte, sia con le politiche pubbliche, sia con la presenza
di imprese strutturate, dinamiche e
capaci di raccogliere la sfida del cambiamento.
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