IL PUNTO Sicurezza sul lavoro, calano del 6% gli infortuni denunciati in
Emilia-Romagna nel 2011
Bologna – «Crisi economica, calo dei lavori nel
settore dell’edilizia e necessità di ricostruire con celerità il territorio
colpito dal sisma, sono fattori che richiedono la massima vigilanza per la
legalità ed il rispetto delle regole da parte di chi fa impresa in
Emilia-Romagna. Per questo, prosegue l’impegno avviato con la legge regionale
11 del 2010 e la legge regionale 3 del 2011, trovando con la collaborazione di
Prefetture, istituzioni, associazioni di imprenditori e lavoratori le
condizioni per rafforzare i controlli e premiare le imprese regolari». Questa in sintesi il mio intervento all'apertura dei lavori del Convegno ‘Legalità e sicurezza in
edilizia: una sfida possibile’ tenuto oggi in Regione Emilia Romagna.
L’appuntamento è stato realizzato dalla Regione Emilia-Romagna e dalla
direzione regionale dell’Inail ed è stato anche l’occasione per la
presentazione del ‘Rapporto regionale Inail 2011 su infortuni e malattie
professioni’.
Nel corso del convegno sono stati illustrati i risultati di una iniziativa
realizzata da Inail, Regione e il consorzio delle scuole edili Formedil, in
tema di buone prassi per la gestione del rischio in cantiere. Si tratta di
un’indagine condotta sui cantieri edili emiliano-romagnoli, con il
coinvolgimento diretto di tutti coloro che operano nei cantieri stessi. Dai
risultati dell’indagine, che saranno utilizzati dalle scuole edili per
l’integrazione dei programmi di formazione, emerge l’esigenza di incrementare
la motivazione e la capacità di prevenzione delle imprese, oltre che quella di
diagnosticare i pericoli, anche attraverso la presa di responsabilità circa il
controllo trasversale dei comportamenti pericolosi.
I dati - presentati da Alessandro Crisci, Direttore regionale
Inail Emilia Romagna - confermano un trend in diminuzione per gli
infortuni denunciati (-6% rispetto al 2010) e un aumento delle denunce di
malattia professionale (11,4%). In controtendenza rispetto allo scorso anno, ma
analogamente al dato Italia, diminuiscono gli infortuni da circolazione
stradale in occasione di lavoro (-9,3%). Anche gli infortuni mortali sono in
diminuzione: da 91 casi nel 2010 a 84 nel 2011. Nel 64% del totale dei casi si
tratta di eventi mortali accaduti sulla strada, sia in occasione di lavoro che
in itinere. «La situazione registrata da questo rapporto – ha sottolineato
Crisci - non dipende solo dalla crisi economica, ma anche da serie di
comportamenti positivi che sono frutto delle azioni messe in campo dai diversi
attori istituzionali. Infatti, stanno aumentando da parte delle imprese gli
investimenti per la prevenzione sia per la sicurezza nei luoghi di lavoro sia
per le malattie professionali».
Inoltre, a fronte di un aumento dei lavoratori stranieri nel mercato del lavoro
(2,1%) si registra una diminuzione del numero di denunce di infortunio (-
1,9%). Per quanto riguarda il settore costruzioni, nel 2011 è evidente il
sensibile calo degli infortuni denunciati (-14,3%). In particolare, per quel
che riguarda gli eventi mortali il numero rispetto al 2010 si è più che
dimezzato, passando da 19 a 8 casi. Resta, nel triennio consolidato 2007-2009
il primato del rapporto di gravità più elevato.
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