martedì 13 novembre 2012

IL PUNTO Sicurezza sul lavoro, calano del 6% gli infortuni denunciati in Emilia-Romagna nel 2011

Bologna – «Crisi economica, calo dei lavori nel settore dell’edilizia e necessità di ricostruire con celerità il territorio colpito dal sisma, sono fattori che richiedono la massima vigilanza per la legalità ed il rispetto delle regole da parte di chi fa impresa in Emilia-Romagna. Per questo, prosegue l’impegno avviato con la legge regionale 11 del 2010 e la legge regionale 3 del 2011, trovando con la collaborazione di Prefetture, istituzioni, associazioni di imprenditori e lavoratori le condizioni per rafforzare i controlli e premiare le imprese regolari». Questa in sintesi il mio intervento all'apertura dei lavori  del Convegno ‘Legalità e sicurezza in edilizia: una sfida possibile’ tenuto oggi in Regione Emilia Romagna. L’appuntamento è stato realizzato dalla Regione Emilia-Romagna e dalla direzione regionale dell’Inail ed è stato anche l’occasione per la presentazione del ‘Rapporto regionale Inail 2011 su infortuni e malattie professioni’.
Nel corso del convegno sono stati illustrati i risultati di una iniziativa realizzata da Inail, Regione e il consorzio delle scuole edili Formedil, in tema di buone prassi per la gestione del rischio in cantiere. Si tratta di un’indagine condotta sui cantieri edili emiliano-romagnoli, con il coinvolgimento diretto di tutti coloro che operano nei cantieri stessi. Dai risultati dell’indagine, che saranno utilizzati dalle scuole edili per l’integrazione dei programmi di formazione, emerge l’esigenza di incrementare la motivazione e la capacità di prevenzione delle imprese, oltre che quella di diagnosticare i pericoli, anche attraverso la presa di responsabilità circa il controllo trasversale dei comportamenti pericolosi.
I dati - presentati da Alessandro Crisci, Direttore regionale Inail Emilia Romagna - confermano un trend  in diminuzione per gli infortuni denunciati (-6% rispetto al 2010) e un aumento delle denunce di malattia professionale (11,4%). In controtendenza rispetto allo scorso anno, ma analogamente al dato Italia, diminuiscono gli infortuni da circolazione stradale in occasione di lavoro (-9,3%). Anche gli infortuni mortali sono in diminuzione: da 91 casi nel 2010 a 84 nel 2011. Nel 64% del totale dei casi si tratta di eventi mortali accaduti sulla strada, sia in occasione di lavoro che in itinere. «La situazione registrata da questo rapporto – ha sottolineato Crisci - non dipende solo dalla crisi economica, ma anche da serie di comportamenti positivi che sono frutto delle azioni messe in campo dai diversi attori istituzionali. Infatti, stanno aumentando da parte delle imprese gli investimenti per la prevenzione sia per la sicurezza nei luoghi di lavoro sia per le malattie professionali».
Inoltre, a fronte di un aumento dei lavoratori stranieri nel mercato del lavoro (2,1%) si registra una diminuzione del numero di denunce di infortunio (- 1,9%). Per quanto riguarda il settore costruzioni, nel 2011 è evidente il sensibile calo degli infortuni denunciati (-14,3%). In particolare, per quel che riguarda gli eventi mortali il numero rispetto al 2010 si è più che dimezzato, passando da 19 a 8 casi. Resta, nel triennio consolidato 2007-2009 il primato del rapporto di gravità più elevato.

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