
Il robot ipertecnologico è dello stesso tipo di quelli in dotazione ai Marine americani di effettuare i rilievi negli edifici danneggiati dal sisma senza mettere a rischio l’incolumità dei tecnici, ma anche di portare all’esterno piccoli oggetti grazie ad un braccio meccanico.
La tecnologia utilizzata per i rilievi di oggi è stata messa a punto dalla Regione Umbria dopo il tragico sisma che nel 1997 colpì, tra le altre, la basilica superiore di Assisi e dove, a causa del crollo successivo della volta, morirono quattro persone impegnate nei rilievi subito dopo la prima forte scossa. L’attività di monitoraggio degli edifici religiosi è frutto dell’accordo di collaborazione tra Umbria ed Emilia-Romagna per il recupero dei beni culturali danneggiati dal sisma.
In questi giorni i tecnici sono stati all’opera nelle chiese danneggiate della diocesi di Carpi, in particolare nel duomo di Carpi, dove i lavori di consolidamento e messa in sicurezza sono iniziati nelle scorse settimane e nella cattedrale di Mirandola, che invece è ancora del tutto inagibile per i pesantissimi danni subiti con la scossa del 29 maggio.
Nessun commento:
Posta un commento