Riprendo qui di seguito una mia intervista rilasciata al termine di un incontro con i rappresentanti degli istituti di credito, nello stesso giorno - ieri 10 gennaio - in cui sono stati resi operativi i 6 Miliardi di Euro pe rla ricostruzione:

La novità che mi preme sottolineare è che il Presidente Errani ha posto al Governo il tema di portare al 100% il contributo per i danni alla prima casa, un tema importante anche dal punto di vista sociale, su cui il Governo si è impegnato a lavorare con attenzione.
Permettetemi però di ringraziare prima di tutti i cittadini, le imprese, i lavoratori. Il loro atteggiamento encomiabile, la spinta positiva, una reazione commovente che penso abbia fatto fare bella figura al nostro Paese e al sistema regionale - Sindaci ed Errani in testa -. Da parte nostra l'impegno quotidiano: la presenza sul territorio, la costruzione dei riferimenti legislativi, delle Ordinanze, l'ottenimento di risorse certe: consideriamo che a sette mesi dal sisma su 12 miliardi di danni stimati, sono già disponibili oltre 9 miliardi.
La priorità a questo punto è quella di spenderli presto e bene.
E poi il superamento rapido della fase più stretta di "emergenza": la chiusura dei Campi, la riapertura e la ricostruzione delle scuole a tempo record, le case e i moduli provvisori, il lavoro svolto su palestre municipi, chiese e l'accessibilità dei centri storici, sempre nell'ottica di migliorare la sicurezza dei cittadini.
Il tutto svolto con la copertura preventiva - sempre importante in questi casi, per non avere brutte sorprese in seguito - dell'Unione europea.
Allora la ricostruzione può partire?
"Le procedure sono gia' avviate" e ad oggi, sono "gia' oltre 70 i mandati (le "cambiali") depositate dagli enti locali in banca": pratiche per un valore di circa 2,4 milioni di euro (due milioni dei quali di contributi pubblici) per circa 200 famiglie interessate.
Per le abitaqzioni, sono oltre 900 le procedure avviate
attraverso il Mude (il modello unico digitale per l'edilizia) per ricevere il
contributo che riguarda circa 3 mila abitazioni e ogni giorno aumentano
Per le imprese, ad oggi sono 3 le domande presentate per oltre 3.6 milioni di euro ma le richieste in corso di inserimento nel sistema Sfinge (il sistema elettronico tramite il quale le aziende debbono presentare le domande di contributo) ad oggi sono oltre 400.
Mude e Sfinge, sono due procedure informatiche simmetriche che consentono controllo e scambio di informazioni tra tutti i soggetti interessati alla procedura.
Per le imprese, ad oggi sono 3 le domande presentate per oltre 3.6 milioni di euro ma le richieste in corso di inserimento nel sistema Sfinge (il sistema elettronico tramite il quale le aziende debbono presentare le domande di contributo) ad oggi sono oltre 400.
Mude e Sfinge, sono due procedure informatiche simmetriche che consentono controllo e scambio di informazioni tra tutti i soggetti interessati alla procedura.
Aggiungo un dato che evidenzia la
responsabilità di molti imprenditori: sono tanti quelli che anche parzialmente
sono assicurati e questa loro copertura aiuta la ricostruzione. Per questi abbiamo
assicurato un "premio responsabilità".
Quindi
iniziano i pagamenti?
Si stanno aprendo i conti
correnti, man mano verranno presentati gli stati di avanzamento e le
banche - come da procedura - pagheranno direttamente le imprese che hanno fatto i lavori. Per capirci meglio, le Banche procederanno il 10
di ogni mese: per ottenere l'80% di contributo pubblico (contributo reale a
fondo perduto), i soggetti interessati dovranno man mano versare il 20% di
propria competenza del SAL (stato avanzamento lavori).
Prima arrivano le pratiche e meglio è: in
Comune per le Abitazioni - in Regione per le Imprese. Vorrei anche assicurare che la struttura
regionale è a disposizione delle imprese per incontri preventivi. Appuntamenti
che stiamo già facendo con la buona collaborazione delle associazioni di
rappresentanza avviando al contempo anche una sorta di "Sportello Locale" per promuovere incontri tecnici nelle zone dei distretti industriali più colpiti dal sisma.
Ma chi non ce la fa, ad esempio, a sostenere la sua quota del 20%?
Siamo impegnati per trovare soluzioni possibili e sostenibili con le regole e gli accordi comunitari presi e "in rapporto con Roma", faremo di tutto "per non lasciare nessuno indietro" cioe' per fare in modo che nei casi di maggior bisogno e disagio sociale il contributo pubblico possa arrivare al 100%.
Inoltre abbiamo registrato l’impegno delle
banche per sostenere la ripresa ed assicurare alle imprese ed alle famiglie anche nei casi piu'
complessi nessuno perda i finanziamenti,
come ha garantito Luca Lorenzi, presidente della Commissione regionale
dell'Abi, pur sapendo che gli istituti devono fare il loro mestiere e valutare i
singoli casi segnalo inoltre la disponibilità manifestata per la proroga concessa dalla maggior parte delle
banche per la moratoria sui mutui, portata al giugno 2013. Aggiungo infine che c’è
l’impegno per l’utilizzo dei leasing per ricostruire capannoni impianti e
macchinari con copertura dei contributi, la nostra procedura lo prevede.
Le imprese stanno reagendo e ricostruendo. Lei parla di cornice di regole. Si farà allora tutto "presto e bene" ?
Penso ad esempio al bando per POR FESR per investimenti
produttivi, ad esempio per la localizzazione produttiva, per aumentare efficienza
energetica e l’innovazione). Oppure a quello per utilizzare le risorse INAIL (80 Ml
con decreto già operativo per il 2012, ulteriori 80 Ml per 2013 e abbiamo fiducia anche per il 2014)
risorse fondamentali per mettere in sicurezza i capannoni delle imprese, che significa per tutti lavorare con maggior
tranquillità. In sostanza abbiamo chiesto di "imbullonare" i capannoni anche nelle imprese non danneggiate e ora
vogliamo contribuire a pagare una quota di quelle spese.
E la
ricerca?
Per noi e’ fondamentale. Penso al bando della Ricerca per utilizzare i 50 milioni che abbiamo fatto inserire nel decreto 74/2012 per
sostenere le imprese danneggiate che hanno bloccato o rallentato la produzione. Attraverso l’incentivo per effettuare aggiornamenti dei prodotti e
dei processi con la ricerca possono rientrare competitivi sul mercato e
recuperare il terreno perso. Una sfida fondamentale per recuperare
produttività e nuovi mercati nel mondo.Io penso che noi dobbiamo dare un segnale forte al territorio ed alle imprese colpite: garantire risorse certe, corridoio cispadano e fondi per la ricerca ma aggiungo anche una volta per tutte il tema di riconoscere un luogo per valorizzare il biomedicale.
Parlo esplicitamente del CENTRO DI ECCELLENZA nel DISTRETTO DI MIRANDOLA il terremoto deve essere stimolo per ricostruire futuro e rafforzare le radici nell’area nord di imprese di eccellenza.
E’ oggi il tempo della grande scelta. Abbiamo l’opportunità di intervenire con risorse
dedicate sul territorio colpito dal sisma nell’ambito del POR, è possibile
prevedere un intervento specifico anche nell’ambito del programma dei tecnopoli
rivolto al rafforzamento tecnologico della principale filiera industriale
colpita dal sisma, quella del biomedicale.
Questo intervento per noi si sviluppa in parallelo con gli interventi a sostegno della ricerca e sviluppo delle imprese del territorio e del biomedicale in particolare, già significativamente finanziate con il bando “Ricerca, Innovazione e Crescita”, ma che potranno essere ulteriormente finanziate con le altre risorse della Legge 122/2012, art.12, per le quali
Utilizzando le risorse del POR e collaborando
con il collega Assessore Patrizio Bianchi, anche in tema di alta formazione. Proporremo di riattivare la manifestazione di interesse per i Tecnopoli
limitatamente al territorio mirandolese per realizzare una sede ulteriore del
tecnopolo di Modena e dai prossimi
giorni inizieremo incontri con i soggetti interessati per individuare il
percorso migliore nell’interesse dell’economia e del lavoro. Questo è
l’obiettivo che consentire di rafforzare un sistema che attraverso la
piattaforma scienze della vita sviluppi opportunità e servizi di alta qualità
per i nostri cittadini una scelta che legherà le imprese al territorio per
ripartire con più forza e passione.
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