Sono
questi alcuni degli interventi, delle opportunità e delle risorse a disposizione
per sostenere lo sviluppo delle politiche energetiche per imprese ed enti
locali emiliano romagnoli che stiamo illustrando stamattina ai Media. Qui di seguito alcune specifiche.
Incrementare gli investimenti delle imprese volti alla creazione di beni e servizi destinati a migliorare l’efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Questo l’obiettivo del nuovo “fondo rotativo di finanza agevolata per il finanziamento della green economy”, approvato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito dell’Asse 3 del Por Fesr 2007-2013.
Il
fondo dispone di un plafond di risorse pubbliche pari a 9,5 milioni di euro ed
è gestito dal raggruppamento temporaneo d’imprese formato dai Confidi regionali
Unifidi-Fidindustria, soggetto individuato dalla Regione Emilia-Romagna in
seguito a gara d’appalto ad evidenza pubblica. Il 40% del totale del
finanziamento sarà tramite risorse pubbliche Por Fesr, il restante 60% tramite risorse
di provvista messe a disposizione dagli istituti di credito. Le risorse
complessive, pubbliche e private,
ammontano pertanto a 23 milioni e 750 mila euro. Il fondo concede finanziamenti
agevolati , al tasso del 3,5%, con provvista mista, della durata massima di 4
anni, nella misura minima di 75mila euro e nella misura massima di 300mila euro
per progetto.
Il
nuovo fondo di finanza agevolata sostiene gli investimenti delle imprese in
efficienza energetica e fonti rinnovabili– attraverso sia produzione sia
autoconsumo – nonché le tecnologie che consentano la riduzione dei consumi
energetici da fonti tradizionali Scopo ulteriore del fondo è promuovere la
nascita di nuove imprese operanti nel campo della green economy, incentivare
gli investimenti immateriali volti all’efficienza energetica dei processi o a
ridurre i costi energetici dei prodotti.
Possono
fare ricorso al nuovo “fondo energia” le piccole e medie imprese operanti – in
base alla classificazione delle attività economiche ATECO 2007 – nei settori
dell’industria, dell’artigianato e dei servizi alla persona aventi
localizzazione produttiva in Emilia-Romagna. Tutte le informazioni sul fondo –
che sarà operativo da marzo 2013 e fino ad esaurimento risorse – saranno rese
disponibili sui siti http://fesr.regione.emilia-romagna.it
e http://www.fondoenergia.eu.
Con
tale misura si provvede a sostenere interventi da parte di 24 enti locali per
la realizzazione di opere e impianti volti a migliorare l’efficienza
energetica, a contenere i consumi di energia e a produrre energia da fonti
rinnovabili. Sono
stati presentati nel periodo di apertura del bando 128 progetti per un
investimento complessivo di circa 120 milioni di euro evidenziando il grande
interesse da parte del sistema degli enti locali di contribuire alla
costruzione del nuovo sviluppo in chiave sostenibile che è il motivo dominante
della politica energetica regionale e del nuovo Piano Triennale.
Delle
41 domande pervenute da parte delle forme associative dei Comuni, 39 sono
risultate ammesse. Con
la predetta manifestazione di interesse la Regione è pertanto riuscita
nell’intento di sensibilizzare 164 Comuni che non avevano ancora aderito al
Patto dei Sindaci. La
situazione attuale, tenuto conto dei Comuni che avevano aderito al Patto precedentemente
alla manifestazione di interesse, vede 224 Comuni della Regione impegnati nella
redazione dei PAES. Poiché
circa 40 comuni hanno già provveduto a realizzare il PAES, restano ancora da
coinvolgere circa 80 Comuni.
Sistema di certificazione energetica.
Al 1 gennaio 2012 in Emilia-Romagna risultano emessi 376.261 Attestati di Certificazione Energetica, di questi 69.249 sono relativi ad edifici o unità immobiliari di nuova costruzione od oggetto di intervento edilizio (18,40 %). Gli edifici a destinazione residenziale certificati sono 305.163, di questi 61.580 sono di nuova costruzione od oggetto di intervento edilizio (20,18 %).
La
maggior parte degli attestati emessi di trova in classe G (34,87% pari a
107.517 attestati) mentre per le “nuove costruzioni” la maggior parte degli
attestati si trova ancora in Classe C (28,08% pari a 17.334 attestati).
Rispetto al passato, i rendimenti energetici delle nuove abitazioni stanno però
migliorando sensibilmente, e aumentano gli edifici certificati in classe A e B.
A seguito dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni regionali per i
permessi di costruire richiesti dopo il 1° giugno 2012, nei prossimi anni
questo trend subirà una accelerazione, e praticamente tutti gli edifici di
nuova costruzione saranno in classe A.
In
regione il numero di abitazioni in edifici ad uso abitativo è di quasi 2
milioni di unità: di questi sono stati certificati il 19,11%, al 31 dicembre
2012. Le abitazioni ad uso residenziale che ricadono in classi inferiori alla
Classe C dell’Allegato 9 DGR 1366/2011, con indice EP minore di 90 kWh/m2anno,
sono 67.688 pari al 21,95% degli attestati di certificazione emessi (il 67,90%
delle abitazioni oggetto di intervento edilizio) ed al 3,44% del patrimonio
abitativo regionale.
Le
abitazioni ad uso residenziale che ricadono in classi inferiori alla Classe B
con indice EP minore di 60 kWh/m2anno, sono 28.155 pari al 9,13% degli
attestati di certificazione emessi (il 35,74% delle abitazioni oggetto di
intervento edilizio) ed allo 1,12% del patrimonio abitativo regionale.
Nessun commento:
Posta un commento