La Chiesa Cattolica ha una nuova guida. Argentino, figlio di migranti, gesuita, è il primo Papa latino americano: Francesco I, questo il nome scelto da Mario Bergoglio, eletto Papa al quinto scrutinio. Ha una responsabilità fortissima sulle spalle, raccogliendo un'eredità particolare e in modo inedito, dopo le dimissioni di Benedetto XVI. Certamente, l'umiltà e l'umanità dimostrate già nei primissimi minuti, salutando i tanti fedeli che riempivano Piazza San Pietro e chiedendo la loro preghiera, sono un segnale che dà grande fiducia. Benvenuto, Papa Francesco.
(qui sotto l'articolo da repubblica.it)
Habemus Papam. Il nuovo papa è l'argentino Jeorge Mario Bergoglio, 76 anni, gesuita, arcivescovo di Buenos Aires. Si chiamerà Francesco. Il primo pontefice sudamericano della storia si è affacciato alla loggia di San Pietro poco dopo le 20, con un abito semplice, la talare, e senza stola, in segno di umiltà. "Fratelli e sorelle buona sera, sapete che il dovere del Conclave era dare un papa a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo quasi alla fine del mondo... Ma siamo qui".
Nel suo primo discorso in piazza San Pietro, il papa ha poi pronunciato il Padre nostro per il "vescovo emerito Benedetto XVI" e si è rivolto ai fedeli chiedendo sostegno. "Vi chiedo un favore. Prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo una preghiera a Dio, dal popolo, perché benedica il suo vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me", ha detto. Parlando ai fedeli, Papa Bergoglio ha usato più volte la parola "vescovo" e popolo.
Il 266esimo Pontefice della Chiesa cattolica fu il cardinale con il maggior numero di voti nel 2005 nel conclave che elesse il suo predecessore Benedetto XVI. Secondo molte testimonianze, Bergoglio durante il conclave del 2005 chiese quasi in lacrime ai cardinali di non essere eletto, prima della quarta e decisiva votazione.
La festa. Alle 19,06 dal comignolo su San Pietro è uscita la fumata bianca. Un boato, grida e bandiere dei fedeli hanno accolto la fine del Conclave. In migliaia da ore, qualcuno da giorni, aspettavano sotto la pioggia davanti alla basilica l'esito del conclave. Dopo i primi minuti di incertezza e di stupore, è incominciata la festa. Una folla di almeno 100.000 persone si è riversata nella piazza in festa, mentre suonavano le campane per dare l'annuncio dell'elezione. Numerosi gli applausi per salutare la nuova guida della Chiesa cattolica. Ma anche lacrime e commozione e persone raccolte in preghiera. Balli, canti, girotondi hanno accompagnato per tutto il pomeriggio l'attesa del nome del futuro pontefice.
La scelta è avvenuta al quinto scrutinio, nella seconda giornata di Conclave. C'è stata tensione, poi stupore quando il protodiacono, cardinale Jean-Louis Tauran, ha pronunciato l'atteso habemus papam e il nome del nuovo pontefice. Qualcuno, però, si è fermato per recitare il rosario in ginocchio sul sagrato. Altri sono rimasti sorpresi e si sono chiesti chi fosse.
Martedì l'intronazione. In serata Papa Francesco ha chiamato Benedetto XVI al telefono e dovrebbe incontrarlo presto. Ora iniziano i nuovi impegni, prima dell'intronazione martedì. La prima messa con il popolo di papa Francesco si celebrerà martedì 19 marzo, festività di san Giuseppe lavoratore, alle ore 9.30 in piazza san Pietro. Domani dovrebbe esserci una messa nella Cappella Sistina celebrata dal pontefice con tutti i cardinali elettori. E poi, fa sapere padre Federico Lombardi: "Il Papa ha detto che vuole andare a pregare dalla Madonna e domani probabilmente andrà a Santa Maria Maggiore". Sabato, invece, alle ore 11, nell'aula Paolo VI incontro con gli operatori della comunicazione sociale e i giornalisti. Domenica, infine, Angelus a mezzogiorno.
Per la prima volta nella storia dei Conclavi, il Papa appena eletto, prima di presentarsi alla Loggia di san Pietro, ha pregato da solo, davanti al Santissimo Sacramento, nella Cappella Paolina che era stato il punto d'avvio della processione dei cardinali verso la clausura della Sistina.
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