martedì 30 aprile 2013

PRIMO MAGGIO 2013

Un anno particolare è passato. Per noi gente d'Emilia, sarà per sempre ricordato come "l'anno del terremoto", di cui ormai tra breve andremo a celebrare la prima ricorrenza.
L'anno scorso scrivevamo della priorità numero uno di questo Paese: il lavoro, il lavoro, il lavoro.
Per i giovani, per i precari di tutte le età, per chi è alle prese con il limbo della Cassa Integrazione, per chi deve ancora maturare gli ultimi anni - spesso quelli più travagliati - verso il traguardo della pensione.
E poi,  il Terremoto d'Emilia, ha di nuovo mischiato le carte.
Tragedia nella tragedia, per le tante vittime, per i lavoratori e gli imprenditori  morti durante il turno di lavoro. Che ha trasformato un giorno ordinario, in una giornata di tragedia.
Primo Maggio Festa dei lavoratori, cade quest'anno proprio nelle ore in cui  si vota la Fiducia al prossimo Governo della Repubblica Italiana. E ancora una volta la priorità numero uno è ancora la stessa: il lavoro!
E se ho un auspicio per l'anno prossimo, allora sarebbe quello - dopo ormai diversi anni! - di celebrare davvero questa ricorrenza come un giorno di Festa, come un giorno di riposo, per tutta la gente che lavora. E non come la preghiera bruciante, avvilente, di dover quasi richiedere o supplicare per quello che è il più naturale diritto e aspirazione di tutte le genti a tutte le latitudini: lavorare o fare impresa in piena sicurezza, vivendo ogni giorno la grazia di avere un giorno normale , in cui il lavoro sia il mezzo più naturale per  realizzare le proprie ambizioni e i propri sogni.

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