Le proposte di emendamento
L’Emilia-Romagna chiederà al Parlamento di migliorare il decreto 26 aprile 2013 n. 43 che ha spostato al 31 dicembre 2014 la scadenza dello stato di emergenza e riaperto i termini per accedere al prestito dei 6 miliardi per gli adempimenti fiscali delle imprese.In particolare, si chiederà la deroga dal patto di stabilità interno per i comuni colpiti; l’eliminazione dei vincoli alle assunzioni di personale e il riconoscimento degli straordinari per permettere agli uffici dei Comuni di far fronte all’emergenza e dare risposte a cittadini e imprese; modifica dei criteri di proroga delle assunzioni; l’ammissione a contributo delle abitazioni il cui conduttore disponga di contratto di affitto anche senza residenza anagrafica; l’estensione della copertura del prestito fiscale a tutto il 2013 (e non solo fino al 30 settembre) e l’inclusione fra i beneficiari delle imprese con gravi danni al fatturato; possibilità per le società di capitali di imputare le perdite del 2012 ai 5 bilanci successivi; l’eliminazione di ogni incertezza sulla detassazione dei contributi; un finanziamento aggiuntivo per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani; l’autorizzazione per coprire la differenza di interessi a carico delle famiglie dovuta alla sospensione delle rate dei mutui.
Lo stato di attuazione del programma regionale per le opere pubbliche e beni tutelati
Nei prossimi giorni sarà predisposto il programma regionale su opere pubbliche e beni tutelati (dalle scuole ai municipi, dai beni religiosi ed ecclesiastici alle strutture sanitarie e socio sanitarie, dalle bonifiche agli edifici culturali o vincolati) che definirà l’elenco delle opere e degli interventi prioritari sulla base di criteri condivisi.Completata la verifica preliminare dei danni insieme ai Comuni, ministero dei beni culturali e Curie, sono state raccolte 2.326 proposte di intervento per un importo di 1,4 miliardi di euro, di cui 984 milioni (il 70%) per interventi su beni tutelati e i rimanenti 416 milioni per altri immobili.
I dati della ricostruzione
Per quanto riguarda le abitazioni, le domande in elaborazione presso i professionisti sono 1.291, le domande protocollate dai Comuni sono 1.242 (e riguardano 3.644 famiglie per 6.376 abitanti), mentre le ordinanze totali emesse presso istituto bancari per il pagamento sono 594. Circa metà delle richieste ha l’autorizzazione al contributo.Per le imprese, le domande accettate sono 597 per commercianti, artigiani o professionisti in edifici residenziali, 108 per medie e grandi imprese che fanno domanda in Regione, 386 in agricoltura sul fondo di sviluppo rurale. Nel complesso, 1.091 aziende sono entrate nelle procedure per ricevere i fondi della ricostruzione. A queste dobbiamo aggiungere le 1.057 micro imprese ammesse ai contributi di delocalizzazione e 136 domande sul bando Inail.
10 maggio Regione ER: oggi il punto della situazione, alla presenza del Presidente Errani e dei Sindaci e amministratori dell'area colpita dal sisma. Un incontro periodico in cui affrontare le problematiche e le spigolature della normativa, con l'obiettivo inclusivo di dare la migliore risposta a tutti i casi che vanno emergendo o a nuove emrgenze anche di tipo amministrativo.
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