


Domani sarò in piazza a Bologna a ricordare le vittime della strage fascista del 2 agosto 1980. 85 persone persero la vita, ed è un dovere di tutti (rappresentanti delle istituzioni, insegnanti, giornalisti, cittadini) mantenere viva la memoria. Alla giornata di domani, prenderanno parte tra gli altri il Presidente della Camera Laura Boldrini, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, il Ministro degli Affari Regionali Graziano Delrio, la presidente dell'Assemblea legislativa Palma Costi. Alle 10.10 il minuto di silenzio in piazza Medaglie d'Oro. Ci ritroviamo qui anno dopo anno, e non è una ritualità. C'è molto di più. C'è l'orrore per una strage che ha stravolto la vita di decine e decine di famiglie, c'è il dovere di ricordare chi sono i colpevoli (ci sono le sentenze) e dirlo a brutto muso a chi ancora dopo 33 anni si ostina a negare la verità e vuole confondere le acque, sperando che il tempo trascorso annebbi i ricordi, c'è la democrazia che è il lascito più importante della Resistenza e dei Padri Costituenti italiani. Una democrazia che ha saputo reggere ai momenti più critici, dal Dopoguerra agli anni del terrorismo. Per me essere in piazza domani è un modo di ricordare e celebrare la democrazia italiana, ed onorare le vittime del 2 agosto e delle altre tante, troppe, stragi italiane, che in modo brutale, improvviso ed inconsapevole hanno pagato con la vita i tentativi eversivi dell'estrema destra. La democrazia è il valore più importante che abbiamo, la difenderemo sempre.
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