mercoledì 11 settembre 2013

11 SETTEMBRE, 12 ANNI DOPO

L'11 settembre 2011 molte migliaia di persone persero la vita. Donne e uomini di ogni età, di ogni religione, di ogni etnia, in quello straordinario e unico crogiolo di culture che è New York, città simbolo della libertà e del cosmpolitismo. Tanta acqua è passata sotto i ponti. Molte cose sono cambiate da allora, e l'Occidente, a partire dall'America di Bush, ha commesso anche errori. Ma l'aspetto da ricordare oggi, insieme alla memoria delle vittime e dei loro famigliari, è che la follia cieca e omicida dei terroristi ha perso. La violenza è sempre sbagliata, e come dimostra anche il terrorismo italiano, porta sempre lutti. Nessun fine giustifica un attentato. Quello dell'11 settembre, unico per le sue modalità e per l'incredibile impatto anche mediatico sui cittadini di tutto il mondo, è stato il tentativo di sovvertire il mondo, provando a fare prevalere i disvalori dell'intolleranza e la guerra di religione. Anche quel tentativo ha fallito. La libertà e la democrazia, alla lunga, vincono sempre.

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