martedì 6 settembre 2011
Il lavoro prima di tutto
Il lavoro è al centro anche di questa giornata. Ieri, sino a tarda sera, ero a Sasso Marconi, per il consiglio comunale aperto sul caso Kemet, e abbiamo tutti ascoltato con attenzione il richiamo del Presidente Napolitano, drammatico, a dare vita ad una manovra in grado di risanare davvero i conti.
Oggi lo sciopero della Cgil, con centinaia di migliaia di lavoratori in piazza per chiedere diritti, e provvedimenti che non penalizzino -come abitudine di questo governo- i già penalizzati, i precari, i giovani, i migranti, i meno difesi.
E' il momento di cambiare. Questo paese troverà una sua normalità quando le regole saranno chiare, e tutti le rispetteranno. Altro che la depressione di questa manovra, che ogni giorno si riscrive,
smentendo le affermazioni del giorno prima senza vergogna.
Ora sto andando a Roma, ad incontrare il ministro Romani, con la Commissione Attività produttive della Conferenza delle Regioni.
Vedremo se potremo avere impegni concreti per l'industrializzazione, le fiere, i distretti produttivi, la capitalizzazione delle imprese.
Solleciterò risposte per l'Emilia-Romagna, e chiederò novità per la proposta di creare a Imola la piattaforma dei veicoli elettrici, e il progetto motori a Cento.
Vi terrò al corrente.
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Ore 18. Come promesso, aggiorno.
Purtroppo, triste spettacolo. Abbiamo incontrato il Ministro Romani dopo 9 mesi e ci ha ricevuto per 9 minuti, scusandosi "devo correre al Consiglio dei Ministri per cambiare la manovra. Riconvochiamo l'incontro per martedì prossimo alle 16". I colleghi Assessori, a prescindere dal "colore" della loro maggioranza, hanno percepito la mia stessa impressione di difficoltà del Governo. Noi siamo tutti disposti a collaborare, ma in assenza di analoga disponibilità del Governo, resta soltanto il triste spettacolo di questi giorni.
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