L'ITALIA NEL CUORE, PER SEMPRE.
Avere messo su carta i miei pensieri e i miei ricordi della prima gioventù, ha avuto anche qualche risvolto inatteso e commovente. Forse perchè il tema delle "radici" è particolarmente sentito da chi in passato - per necessità o per scelta - ha dovuto partire per provare a ricominciare la propria vita in un altro Paese.
Non tutti sono ritornati.
Molti hanno vissuto dignitosamente, qualcuno ha fatto persino fortuna. Tutti però hanno mantenuto un solido legame con la propria terra. Chiunque abbia viaggiato, chiunque abbiamo incontrato una comunità di italiani all'estero, riesce a cogliere la commozione degli sguardi e dei racconti.
Dopo la pubblicazione del mio libro, diverse persone che oggi non sono in Italia hanno voluto parlare con me della propria storia. Tra tutti, pubblico volentieri questo breve commento arrivatomi via mail da un amico , che è oggi stimato avvocato a Chicago,
Si coglie l'orgoglio, la nostalgia, l'emozione delle parole la forza di una scelta per sfidare la sorte, trovare opportunità e infine liberare qui uno spazio di lavoro per chi invece rimaneva.
Chi oggi sostiene, nell'abbaglio generale di questa folle corsa a tutti i "tagli di Stato" che le relazioni con gli italiani all'estero siano un peso superfluo da tagliare, non ha davvero capito nulla della storia italiana e a mio avviso sbaglia due volte.
La prima perchè queste persone che oggi vivono e intraprendono all'estero, sono il primo biglietto da visita del Made in Italy. Contribuiscono a creare e difondere un'immagine che fra l'altro - oggi - è sinonimo di eleganza e stile in tutto il mondo.
Ma sbagliano anche una seconda volta, perchè non hanno cuore.
Forse pensano che tutto questo sia un approccio un pò melodrammatico e ridondante.
Forse non hanno mai avuto un familiare, da guardare in qualche foto sbiadita di inizio secolo, appena sbarcato in qualche terra promessa d'oltreoceano. (se si recassero una volta a Capitan Pastene in Cile allora....si renderebbero conto)
Quando sei all'estero e rappresenti in qualche modo il tuo Paese, senti due volte l'affetto della gente che incontri. Li senti vicini e ti stringono. Sembrano dirti: "quando tornerai a casa, dillo a tutti che noi siamo fieri di essere italiani". E che i sacrifici di una vita, compiuti in un posto lontano, non saranno dimenticati.
"Caro Giancarlo, ti sono molto grato per avermi pensato e avermi regalato il tuo libro. In vacanza natalizia, l'ho letto, in arizona, dove sono i suoceri in pensione.
Ho pensato di Paola, che ovviamente non conoscevo bene, ma che ricordo con affetto. mi ricordo sempre il nostro pranzo insieme, con gino quartieri, e sabbatini, a Modena, parlando della campagna di Obama.
non sapevo del tuo legame con Fanano. Fanano molto caro a me, essendo stati molti fananesi nella miniera di cherry con il mio nonno di rocca corneta in 1909.
ho riflettuto oggi: sono in vacanza in arizona. grazie al mio nonno che morí a 27 anni dopo aver attraversato l'atlantico per lavorare in miniera, senza neanche il sogno di vacanzare in arizona, ma con il corraggio di seguire il suo sogno.
sappi che nel cimitero a Ladd, Illinois, dove è mio nonno, e dove sarò io, sono alcuni Muzzarelli. spero che un giorno verrai a trovarli con me. chiedi a silvia quanto è impressionante vedere quel cimitero nella prateria, dove tutti i cognomi sono dell' appenino modenese bolognese.
ti sono orgoglioso per il tuo impegno politico. considera che hai sempre un sostenitore americano, Democratico del corrente progressivo di Obama (è arrivato lui dopo di me in quel corrente, in quel partitio, di Chicago),di origine rocca corneta, al tuo servizio e disposizione.
un abbraccio, Charles
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Un grande saluto anche a te Charles perchè allora come oggi continuamo a parlare di economia, di quella amiricana e delle opportunità per noi e per le nostre imprese.
Un abbraccio grande!
Gian Carlo
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