
C’è molta preoccupazione, in primo luogo, nel mondo dei tanti imprenditori e professionisti distribuiti lungo la ormai ragguardevole e diversificata filiera delle attività economiche che operano nell’ambito del risparmio energetico e del fotovoltaico nel territorio provinciale. Questi repentini e continui cambiamenti del quadro di riferimento sono quanto di peggio si possa fare nei confronti del mercato e degli investitori. Non si vede l’utilità di appesantimenti burocratici. La bolletta può essere alleggerita togliendo altre voci improprie e lasciando più spazio alle fonti rinnovabili. Sarebbe bene che il governo facesse un passo avanti e preparasse un nuovo Piano energetico nazionale. Il nostro Piano energetico regionale sta dando buoni risultati, anche grazie allo stanziamento di circa 140 milioni di euro nel triennio.
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