Il Protocollo
d’Intesa di legalità si pone l’obiettivo di dare una risposta pronta ed
efficace di contrasto ai tentativi di inserimento della criminalità organizzata
che costituiscono una costante nell’ambito di situazione di criticità elevate a
seguito di eventi calamitosi, come quelli sismici nel nostro Paese.
La proposta in
discussione intende dare un segnale chiaro sulla volontà politica di:
1. mettere a frutto le migliori proposte normative, le più efficaci
misure, azioni, progetti, e linee guida realizzati fino a questo momento, per
alzare al livello più alto possibile l’asticella della legalità;
2. dare una rispo sta di sistema integrato di sicurezza territoriale che renda
efficace ed efficiente l’azione amministrativa, garantendo che le risorse
economiche messa a disposizione siano spese bene e solo per le opere di
ricostruzione;
3. creare coesione con un co-protagonismo responsabile di ogni ente
locale e di ogni livello di governo;
4. non ricorrere al massimo ribasso ma all’offerta economicamente più
vantaggiosa, quindi qualità, sicurezza, legalità.
5. applicare sino in fondo la legge 11, offrendo innanzitutto ai
cittadini uno strumento in più fondamentale, perché anche nei lavori di
edilizia privata chiediamo il certificato antimafia alle imprese.
La Regione Emilia-Romagna si impegna, sia direttamente che con la
collaborazione con Stato, enti locali e parti sociali, per la promozione dell'ordinata
convivenza e della legalità. In primo luogo, l’impegno a teso a contrastare i fenomeni
di infiltrazione mafiosa, del lavoro irregolare, dell'usura e dei comportamenti
illegali che possono alterare i lavori della ricostruzione dopo il terremoto.
Un
ringraziamento a tutti coloro che sono presenti oggi, non solo per avere colto l’invito
a partecipare alla verifica e se possibile alla sottoscrizione del Protocollo
d’Intesa, ma per aver dato il più alto contributo fattivo, in tempi brevi. Il
lavoro che abbiamo fatto insieme è molto importante.
Le Parti che convengono di procedere alla sottoscrizione del
presente Protocollo d’Intesa hanno il comune obiettivo di incrementare le
misure di contrasto ai tentativi di inserimento della criminalità organizzata nel
settore dell’edilizia pubblica e privata. E’ inoltre importante migliorare il
reciproco interscambio informativo, garantire una maggiore efficacia delle
azioni di prevenzione e controllo attraverso l’impegno ad estendere le
verifiche antimafia a tutti gli interventi finanziati con fondi destinati alla
ricostruzione.
Le Parti si
impegnano, inoltre, ad adottare tutte le misure necessarie a contrastare il
fenomeno dell’usura.
Le Parti presenti a questo tavolo sono impegnate ad operare fin da
subito per il potenziamento dell’attività di controllo e vigilanza degli
appalti, per la fase di esecuzione delle opere nei cantieri edili e di
ingegneria civile e - nel contempo – per la verifica dei requisiti delle
imprese affidatarie, subappaltanti e subfornitrici, quindi per l’intera filiera
delle imprese interessate ai lavori.
Vorrei sottolineare che l’ambito di applicazione del Protocollo
riguarda l’adozione di misure da adottare sul territorio emiliano-romagnolo.
Nell’ottica della solidarietà, della cooperazione, tali misure
saranno proposte anche alle altre Regioni colpite al fine di condividere una
azione unitaria ed efficace di contrasto ai tentativi di inserimento della
criminalità organizzata e dell’usura (tale ambito potrà essere esteso con
apposito accordo anche alle altre province colpite, quali Mantova e Rovigo).
Il Protocollo d’Intesa è, inoltre, in
armonia con gli altri provvedimenti emanati al fine di favorire gli interventi
di ricostruzione, la ripresa economica e l'assistenza alle popolazioni colpite.
Nelle premesse sono richiamate le normative
statali e regionali, quest’ultime in particolare sono la legge regionale n. 2/2009 sulla
tutela e sicurezza del lavoro nei cantieri edili, la legge regionale n. 11/10 sulla
legalità e semplificazione nel settore edile sia a committenza pubblica, sia a
committenza privata e della legge regionale
3/11 recante “Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a
favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la
promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”.
Il Protocollo d’Intesa si compone di sei articoli: finalità,
controllo e vigilanza nell’edilizia privata, controllo e vigilanza nei lavori
pubblici, committenza pubblica (centrali di committenza e Stazione Unica
Appaltante), sistema integrato di monitoraggio e controllo, elenco di merito e
prezzario.
E’ un’azione di responsabilità che si intreccia con il lavoro
faticoso del Commissario Errani per ottenere le risorse necessarie. Il quadro
delle regole e la necessaria operatività sono la cornice per fare presto e
bene.
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