giovedì 28 giugno 2012

SINTESI PROTOCOLLO D’INTESA DI LEGALITA’ PER LA RICOSTRUZIONE DELLE ZONE COLPITE DAGLI EVENTI SISMICI DEL 2012


Il Protocollo d’Intesa di legalità si pone l’obiettivo di dare una risposta pronta ed efficace di contrasto ai tentativi di inserimento della criminalità organizzata che costituiscono una costante nell’ambito di situazione di criticità elevate a seguito di eventi calamitosi, come quelli sismici nel nostro Paese.

La proposta in discussione intende dare un segnale chiaro sulla volontà politica di:

1.     mettere a frutto le migliori proposte normative, le più efficaci misure, azioni, progetti, e linee guida realizzati fino a questo momento, per alzare al livello più alto possibile l’asticella della legalità;

2.     dare una risposta di sistema integrato di sicurezza territoriale che renda efficace ed efficiente l’azione amministrativa, garantendo che le risorse economiche messa a disposizione siano spese bene e solo per le opere di ricostruzione;

3.     creare coesione con un co-protagonismo responsabile di ogni ente locale e di ogni livello di governo; 

4.     non ricorrere al massimo ribasso ma all’offerta economicamente più vantaggiosa, quindi qualità, sicurezza, legalità.

5.     applicare sino in fondo la legge 11, offrendo innanzitutto ai cittadini uno strumento in più fondamentale, perché anche nei lavori di edilizia privata chiediamo il certificato antimafia alle imprese.


La Regione Emilia-Romagna si impegna, sia direttamente che con la collaborazione con Stato, enti locali e parti sociali, per la promozione dell'ordinata convivenza e della legalità. In primo luogo, l’impegno a teso a contrastare i fenomeni di infiltrazione mafiosa, del lavoro irregolare, dell'usura e dei comportamenti illegali che possono alterare i lavori della ricostruzione dopo il terremoto.

            Un ringraziamento a tutti coloro che sono presenti oggi, non solo per avere colto l’invito a partecipare alla verifica e se possibile alla sottoscrizione del Protocollo d’Intesa, ma per aver dato il più alto contributo fattivo, in tempi brevi. Il lavoro che abbiamo fatto insieme è molto importante.  

Le Parti che convengono di procedere alla sottoscrizione del presente Protocollo d’Intesa hanno il comune obiettivo di incrementare le misure di contrasto ai tentativi di inserimento della criminalità organizzata nel settore dell’edilizia pubblica e privata. E’ inoltre importante migliorare il reciproco interscambio informativo, garantire una maggiore efficacia delle azioni di prevenzione e controllo attraverso l’impegno ad estendere le verifiche antimafia a tutti gli interventi finanziati con fondi destinati alla ricostruzione.
Le Parti si impegnano, inoltre, ad adottare tutte le misure necessarie a contrastare il fenomeno dell’usura.


Le Parti presenti a questo tavolo sono impegnate ad operare fin da subito per il potenziamento dell’attività di controllo e vigilanza degli appalti, per la fase di esecuzione delle opere nei cantieri edili e di ingegneria civile e - nel contempo – per la verifica dei requisiti delle imprese affidatarie, subappaltanti e subfornitrici, quindi per l’intera filiera delle imprese interessate ai lavori.

Vorrei sottolineare che l’ambito di applicazione del Protocollo riguarda l’adozione di misure da adottare sul territorio emiliano-romagnolo.
Nell’ottica della solidarietà, della cooperazione, tali misure saranno proposte anche alle altre Regioni colpite al fine di condividere una azione unitaria ed efficace di contrasto ai tentativi di inserimento della criminalità organizzata e dell’usura (tale ambito potrà essere esteso con apposito accordo anche alle altre province colpite, quali Mantova e Rovigo).

Il Protocollo d’Intesa è, inoltre, in armonia con gli altri provvedimenti emanati al fine di favorire gli interventi di ricostruzione, la ripresa economica e l'assistenza alle popolazioni colpite.

Nelle premesse sono richiamate le normative statali e regionali, quest’ultime in particolare sono la legge regionale n. 2/2009 sulla tutela e sicurezza del lavoro nei cantieri edili, la legge regionale n. 11/10 sulla legalità e semplificazione nel settore edile sia a committenza pubblica, sia a committenza privata e della legge regionale 3/11 recante “Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”.

Il Protocollo d’Intesa si compone di sei articoli: finalità, controllo e vigilanza nell’edilizia privata, controllo e vigilanza nei lavori pubblici, committenza pubblica (centrali di committenza e Stazione Unica Appaltante), sistema integrato di monitoraggio e controllo, elenco di merito e prezzario.

E’ un’azione di responsabilità che si intreccia con il lavoro faticoso del Commissario Errani per ottenere le risorse necessarie. Il quadro delle regole e la necessaria operatività sono la cornice per fare presto e bene. 

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