TERREMOTO L'Emilia chiama, l'Europa risponde
L'Emilia Romagna spende bene le provvidenze UE

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Bologna – Ulteriori risorse
dall’unione europea per la ricostruzione. Sono 50 i milioni di euro provenienti
dai programmi operativi Fesr delle Regioni italiane del centro-nord ‘Obiettivo
Competitività’ destinati alle regioni colpite dal sisma. Il provvedimento fa
seguito agli impegni del Commissario Ue Johannes Hahn, che ha visitato le zone
terremotate nel mese di giugno, ed è stato formalizzato oggi dalla Commissione
europea, dal Ministero per lo Sviluppo economico e dalle Regioni italiane,
riunite a Bologna a Palazzo Re Enzo per l’annuale incontro nazionale sullo
stato di attuazione del Programma Ue Fondi Strutturali Fesr.
Nel saluto agli oltre 140 delegati
giunti da tutta Italia e dalle Istituzioni nazionali e di Bruxelles,
l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli
ha sottolineato «l’importanza delle decisioni prese in questi due giorni, in
particolare per il segno concreto che si è voluto dare alle popolazioni e
alle imprese colpite dal sisma e quindi all'attenzione in particolare nei
confronti di una rilevante parte del sistema produttivo nazionale».
Ai 50 milioni di euro formalizzati
oggi si aggiungono gli ulteriori 50 milioni di euro provenienti dal Fondo
Sviluppo e Coesione delle regioni del mezzogiorno, da destinare alla
ricostruzione di edifici scolastici. Queste risorse si integrano quelle
previste dal Fondo di solidarietà (il cui importo sarà definito nelle prossime
settimane, una volta inviata a Bruxelles la stima dei danni), ai dieci 10
milioni di euro relativi alla rimodulazione delle risorse già assegnate
all’Emilia-Romagna del Por Fesr per sostenere la ricollocazione in aree
provvisorie delle attività commerciali, artigianali e di servizi.
L’incontro ha fatto il punto dei
risultati raggiunti e delle novità del nuovo ciclo di programmazione dei fondi
europei.
Bilancio Fondi Ue in Italia.
Durante l’appuntamento è stato messo
in evidenza l’accelerazione in termini di progettazione e di capacità di spesa
delle Regioni italiane. Alcuni indicatori aggregati a livello nazionale (al
termine del 2011) mostrano che grazie ai progetti realizzati con questi Fondi
Europei sono stati sinora creati alcune decine di migliaia di lavoro, sostenuti
circa 20 mila progetti di supporto agli investimenti delle Pmi, una popolazione
aggiuntiva di oltre 650 mila persone è stata coperta dalla banda larga.
Un’accelerazione confermata anche dall’andamento degli impegni sui programmi
che a livello nazionale hanno raggiunto i 23 miliardi di euro e della spesa che
si è attestata sui 9 miliardi di euro.
Si tratta di un contributo
rilevantissimo anche in termini di risorse complessivamente impegnate:
attraverso il Fesr e il Fondo fociale europeo sono stati infatti messi in campo
a livello nazionale oltre 15 miliardi di euro di contributi comunitari.
Bilancio Fondi Ue in
Emilia-Romagna
Nel quadro della performance
nazionale, la Regione Emilia Romagna, rispettando la sua tradizione
nell’impiego delle provvidenze Europee, si conferma al vertice nazionale per
l’utilizzo effettivo delle risorse Ue. A metà 2012, la Regione ha finanziato,
infatti, un totale di 1.970 progetti distribuiti tra interventi di sostegno
alle imprese ed interventi pubblici a supporto della competitività
territoriale.
Il Programma ha così allocato la
quasi totalità, il 92 per cento, delle risorse disponibili. Anche in termini di
spesa effettiva, sono stati raggiunti tutti gli obiettivi annuali prefissati.
«Alla soddisfazione per i risultati raggiunti – ha commentato l’assessore Muzzarelli
- si aggiunge all’auspicio di vedere confermate le risorse Ue per l’Italia
anche nel prossimo periodo di programmazione 2014/2020. Una questione di
primaria importanza in termini di investimenti, anche nell’ottica del
raggiungimento degli Obiettivi fissati dalla strategia di Europa 2020».
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