martedì 6 marzo 2012

LA QUALITA' DELL'ABITARE

IL CONVEGNO CNA SU RIQUALIFICAZIONE E RIGENERAZIONE URBANA




Un piano nazionale di sostegno finanziario alla domanda di rigenerazione edilizia e urbanistica. Aiuti alle imprese per la presentazione di pacchetti vantaggiosi per le famiglie che vogliono investire. Valutare come modulare IMU ed oneri urbanistici per favorire gli investimenti di rigenerazione. E’ un punto su cui occorre anche una riflessione sulla normativa regionale. Rivedere il patto di stabilità dei Comuni per liberare gli investimenti.
Queste sono alcune delle idee che ho presentato stamattina al convegno promosso da Cna e dedicato a “Rigenerare ristrutturando e ricostruendo, per una nuova qualità dell’abitare”.

Secondo uno studio della Camera, nel 1965 una famiglia con reddito medio spendeva per acquistare una casa 3,5 anni di reddito; nel 2008 le servivano nove annualità.
In più, l’aumento dell’IMU, per quanto giustificabile nel contesto della manovra per salvare l’Italia, e il taglio del fondo nazionale per l’affitto operato dal precedente Governo, sono destinati a ripercuotersi sul livello dei canoni e i redditi delle famiglie in locazione.
In Emilia-Romagna abbiamo fatto e stiamo facendo il possibile per fronteggiare la situazione: ricordo in particolare il bando per la casa alle giovani coppie, i 60 milioni assegnati a fine anno per l’edilizia agevolata e convenzionata e la legge per la partecipazione ai fondi chiusi per l’housing sociale.
Tuttavia è evidente a tutti che siamo lontani dal traguardo e che ogni buon proposito di crescita dell’economia e dell’occupazione rischia di essere vanificato se non riparte il settore dell’edilizia e delle costruzioni.
La chiave di volta è in un piano di recupero e riqualificazione edilizio ed urbanistico, che deve reggersi su un complesso di strumenti fiscali e normativi. Lavoriamoci insieme!

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