Sono state 790, a livello nazionale, le cosiddette morti bianche nel 2012, e 744.916, sempre in tutta Italia, gli incidenti denunciati all'Inail: si tratta di un decremento, per i decessi, dell'8,8% rispetto al 2011 e del 28,8% rispetto al 2008. Anche gli infortuni sono in calo: in particolare dell'8,9% rispetto all'anno precedente, e del 22,8% rispetto al 2008. I dati sono stati forniti dall'Anmil, in occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. Sono dati positivi ma con due avvertenze. Primo: sono cifre ancora non accettabili, perché nessun lavoratore deve morire sul posto di lavoro, nessuna famiglia deve vedere andare al lavoro il proprio caro o la propria cara sapendo che corre il rischio di non tornare. Prevenzione, formazione, predisposizione delle misure di sicurezza sono fondamentali. Secondo: i dati sono condizionati dal fatto che la crisi economica ha rallentato l'attività imprenditoriale, e come scrive l'Anmil la riduzione maggiore degli infortuni è avvenuta proprio nei settori più coinvolti dalla crisi. Per noi, è fondamentale che in questo anno, e nei prossimi, in cui ogni energia dovrà essere riposta nella ripresa economica, per rimettere l'Emilia-Romagna ed il paese al posto che ci spetta, venga sempre più assunta la cultura della sicurezza come tassello di un mondo del lavoro sano e sicuro. In Emilia-Romagna abbiamo imprenditori seri e capaci, lavoratori formati, ma l'attenzione deve essere sempre tenuta altissima. Noi non cederemo di un millimetro, perché solo da un lavoro sicuro e qualificato può nascere un paese più forte.
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