domenica 20 ottobre 2013

L'ABI A MODENA: UN BUON SEGNALE PER RINNOVARE IL RAPPORTO BANCHE-CITTADINI E RIPARTIRE DAI TERRITORI PIU' PRODUTTIVI

Il pres. ABI, Antonio Patuelli
(foto Fiocchi/Resto del Carlino)

Il road show dell'ABI in giro per l'Italia ha fatto tappa a Modena. Sono contento che l'ABI senta l'esigenza di rinnovare il rapporto delle banche con i cittadini e la loro immagine presso l'opinione pubblica, e che si registri una rinnovata sollecitudine per le sorti della nostra economia ed una acuta consapevolezza della responsabilità del sistema bancario per la ripresa e l'occupazione. Penso che occorre rimettere tutti i piedi per terra e rifissare le priorità, agendo dentro l'economia reale nel manifatturiero e nei servizi che sono la nostra forza: le imprese ed il lavoro sono al centro di tutto e vanno sostenute. Per noi questo è fondamentale, e stiamo agendo per rafforzare l'asse dell'innovazione, della ricerca e dell'internazionalizzazione, per ottenere una nuova e più solida crescita sostenibile intelligente ed inclusiva. La scelta di Modena per l'itinerario ABI é un buon segnale perché bisogna ripartire dai territori, ed in particolare da quelli più produttivi dove si concentra il meglio della nostra manifattura, e dove operano imprese, in gran parte medie e piccole, che hanno retto l'impatto della crisi, innovato e conquistato posizioni sui mercati mondiali. Occorre una ricostruzione non solo - come sta avvenendo - delle aree del terremoto che ha colpito una parte dell'Emilia-Romagna, ma anche per superare la fase lunga e difficile di crisi, e dare spazio e sostegno alle idee innovative intelligenti per stare in campo, un campo più grande e difficile, quello globale. Abbiamo bisogno di banche nel territorio per sostenere le comunità virtuose, e stare vicino alle tante imprese che danno lavoro, valorizzare e formare i tanti e straordinari lavoratori impegnati a far crescere le proprie aziende, e insieme a noi "fare punture di vitamine" per irrobustire e creare un fisico più competitivo di quelle imprese che in rete possono rafforzare competizione ed opportunità. In Italia occorre avere il coraggio di alleggerire il peso fiscale sul lavoro e sugli investimenti, e sostenere la ricapitalizzazione dei bilanci delle imprese. La disponibilità di credito resta un fattore decisivo ed insostituibile. Nelle prossime settimane presenteremo una nuova legge regionale per la promozione l'attrazione degli investimenti nella manifattura e nelle aziende del terziario ad essa direttamente collegate. Tra gli altri punti la legge prevede misure di supporto alle imprese con la razionalizzazione e nuovi sostegni ai consorzi fidi, semplificazioni delle procedure per investimenti e ristrutturazioni industriali.

Ci vuole un grande rilancio una unità d'intenti quella che io chiamo l'alleanza del buon senso della responsabilità. Andare avanti, tutti insieme, per riconquistare futuro.

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